Ogni sintomo che si manifesta può avere radici complesse e diverse: biologiche, fisiologiche, cognitive e comportamentali. Nella sua analisi è fondamentale considerare l’ambiente in cui viviamo e il nostro stato energetico-vibrazionale.
Adottare un approccio olistico, aperto e ampio ci permette di navigare con abilità nei meravigliosi labirinti della nostra mente. Entrare in risonanza con un sintomo significa ascoltarlo e cominciare un profondo viaggio dentro noi stessi. Utilizzare i fiori di Bach non significa semplicemente prendere qualche goccia sotto la lingua; è un processo che ci aiuta a diventare consapevoli dei meccanismi che portano alla manifestazione del sintomo. Ascoltarci, respirare e prenderci del tempo per noi stessi: difficile ma non impossibile.
Il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo. A volte, vivere con più leggerezza ci consente di osservare la nostra agitazione con distacco, aprendo un varco da cui può iniziare la nostra guarigione.
Cos’è veramente l’ansia
La parola ansia deriva dal latino anxia, a sua volta da anxius (stretto), che proviene da angere/ango, ovvero stringere, soffocare. Pensa a quando senti fisicamente l’ansia: spesso chi ne soffre percepisce un senso di soffocamento, un nodo alla gola dovuto all’aumento della tensione muscolare, il battito cardiaco aumenta, la respirazione diventa affannosa.
Il dizionario Treccani definisce l’ansia come “uno stato di agitazione, uno stato di forte apprensione dovuto a timore, incertezza, attesa di qualcosa”. Questa definizione ci avvicina al cuore pulsante dell’ansia: la paura.
Daniel Goleman, nel suo famoso libro “Intelligenza Emotiva”, spiega come molti ricercatori abbiano cercato di suddividere le emozioni primarie in grandi famiglie emozionali, abbinando a ciascuna tutte le emozioni derivate. Tra queste famiglie, quella della paura vede l’ansia al primo posto.
Il Paradosso del controllo: ansia e paura della libertà
Secondo lo psicoterapeuta e divulgatore Michele Mezzanotte, l’ansia può essere vista come una patologia del controllo. Chi soffre d’ansia sente il bisogno incessante di mantenere il controllo della realtà circostante. Questo desiderio di controllo spesso nasce da una sensazione di inadeguatezza, di non essere all’altezza, creando una gabbia soffocante. Ecco che torniamo al tema del soffocamento, già presente nell’etimologia della parola ansia.
Ma cosa rappresenta davvero il controllo? È la difficoltà di lasciarsi andare. E perché è così difficile? Perché si ha paura. Lasciarsi andare significa permettere a se stessi di essere liberi. Il filosofo danese Kierkegaard ci ricorda che l’ansia è la paura della libertà, il sintomo della nostra paura di lasciarci andare e sperimentare.
Quante persone della vostra cerchia considerate ansiose? Scommetto che ognuno di voi conosce almeno una persona con questa tendenza. Osservando più attentamente, potreste riconoscere segni d’ansia anche nei casi più nascosti. La nostra società ci spinge a vivere nell’ansia, ci costringe a controllare noi stessi e a sopportare per essere accettati dagli altri. Questo comportamento, col tempo, ci rende prigionieri.
La lettura energetica: come l’ansia rivela tensioni nel primo chakra
Quando l’ansia si manifesta, potrebbe essere legata a tensioni nel chakra della radice (primo chakra). Un esercizio utile è riflettere su cosa stava accadendo nella tua vita quando il sintomo è comparso. C’erano questioni irrisolte riguardanti la casa, il lavoro, i soldi o tua madre? Quali di queste situazioni ti hanno fatto sentire insicuro o spaventato? Le reazioni che hai avuto a queste situazioni si sono poi cristallizzate, diventando un filtro percettivo di paura attraverso il quale vedi il mondo.
Sapevi che ogni chakra ha il suo “demone”? Si tratta di un’emozione così potente da destabilizzare il chakra e compromettere l’intero sistema energetico. Il demone del primo chakra è proprio la paura. Tuttavia, non dimenticare che la paura è anche nostra alleata, perché ci aiuta a sopravvivere.
La verità sull’ansia: non si può sradicare del tutto
La paura ci salva la vita e l’ansia scatena il meccanismo di attacco e fuga, preparando il nostro corpo all’azione. Cercare di eliminare completamente paura e ansia dal nostro sistema sarebbe come disattivare l’allarme di una casa: senza questi segnali naturali, saremmo vulnerabili e meno pronti a reagire di fronte ai pericoli.
Il vero problema della nostra società è la paura ingiustificata. Non parliamo delle paure che ci proteggono da azioni avventate e rischiose per la nostra sopravvivenza, ma di quelle che ci tengono in uno stato di preoccupazione e angoscia costante. Il nostro sistema di allarme rimane sempre troppo attivo, con livelli eccessivi di cortisolo (l’ormone dello stress) nel nostro corpo. La semplice ansia può poi trasformarsi in veri e propri attacchi di panico e in fobie.
Fiori di Bach: una soluzione naturale per l’ansia
I Fiori di Bach sono essenze floreali scoperte dal medico britannico Edward Bach, che funzionano attraverso il principio di risonanza. Questo sistema di interazione armonizza le nostre energie dissonanti grazie alle vibrazioni pure ed elevate dei rimedi naturali.
Alcuni fiori di Bach particolarmente efficaci per lavorare sull’ansia includono Aspen, Red Chestnut, Agrimony e Heather. Due di questi quattro fiori sono direttamente legati alla paura.
• Aspen, ad esempio, è utile per tutte le paure, specialmente quelle sconosciute, la paura del buio (che simbolicamente rappresenta ciò che non vediamo, i lati nascosti di noi stessi e il nostro inconscio) e la paura di soffocare (di nuovo entra in gioco questa sensazione!).
• Red Chestnut è indicato per l’ansia che proviamo per i nostri cari, quando immaginiamo che possano accadergli le peggiori disgrazie.
• Agrimony aiuta chi tende a soffocare le proprie emozioni perché non le accetta, cercando di vivere solo gli aspetti positivi. Tuttavia, tutto ciò che non viene affrontato diventa ansia, rimanendo celato ma attivo. Spesso, in questi casi, l’ansia si manifesta durante la notte, quando la mente razionale si rilassa ed emergono le paure profonde dall’inconscio.
• Heather lavora sull’ansia emotiva e aiuta chi è iper-ansioso e cerca di correggere i comportamenti altrui pensando di fare del bene, ma risultando troppo brusco e forzato, allontanando così le persone. Heather è un fiore della solitudine che calma le paure e placa l’ansia.
Il Fiore perfetto per te: un viaggio di autoscoperta
Scegliere i fiori di Bach adatti a te senza conoscerli a fondo o affidandosi solo alla razionalità non è facile. Il miglior modo per iniziare è eseguire un test kinesiologico, che ti permette di scoprire facilmente quali fiori entrano in risonanza con te e quelli di cui hai più bisogno in questo momento.
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Bibliografia
Goleman Daniel, Intelligenza Emotiva, Bur Rizzoli, Milano, 2011.
Mezzanotte Michele, La felicità (non) è un mito, Sperling&Kupfer, Milano, 2024.
Trevisani Catia, Fiori di Bach e naturopatia, Edizioni Enea, Milano, 2017.
https://www.corpospecchio.it/
https://www.treccani.it